Denise Pipitone, Scoperte intercettazioni importantissime. Ecco con chi ha vissuto la bambina tutti questi anni

Denise Pipitone non è mai stata ritrovata, ma adesso vengono fuori delle importanti intercettazioni che non erano state prese in considerazione. Tutto perché erano stata fatte in una lingua differente che non si riusciva a identificare. Tali intercettazioni rimandano la polizia sulla pista rom. Ma ricordiamo in primis cosa è successo alla piccola. Lei è di Mazara del Vallo, un piccolo paese siciliano. Stava giocando fuori casa con il suo cuginetto quando è stata prelevata. Da quel momento, non si hanno più sue notizie. Ma la speranza di ritrovarla non è mai morta.

E oggi una nuova speranza potrebbe riaccendersi nel cuore di mamma Piera Maggio. Ma vediamo cosa dicono le intercettazioni. Nel dettaglio riguardano il rapporto tra una donna egiziana e una kosovana. La prima ha denunciato alla polizia di aver visto Denise Pipitone. La prima volta in fotografia. La signora del Kosovo, che faceva le pulizie nella sua casa, le aveva mostrato lo scatto della bambina. Una bimba che viveva con sua zia al nord Italia. Dopo aver visto quell’immagine, la donna non è riuscita a togliersi dalla testa l’idea della bambina scomparsa a Mazara del Vallo.

Una segnalazione decisamente notevole. “La kosovara aveva una zia a Bergamo. Con la zia viveva una bambina con una piccola cicatrice sulla guancia, che parlava perfettamente l’italiano e diceva di non avere la mamma. Poco tempo più tardi, l’egiziana con la kosovara e la zia di questa si recò a una festa, alimentando le proprie convinzioni”. A quanto pare la signora egiziana ha voluto indagare ancora più a fondo nella vicenda, arrivando a trovare il pretesto per incontrare la piccola. E anche dopo questo incontro era convinta che si trattasse proprio di Denise Pipitone.

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Ma al riscontro fotografico la donna egiziana ha aggiunto anche un altro indizio sicuramente rilevante. A suo dire, la zia della signora del Kosovo era la stessa persona comparsa nel video realizzato da una guardia giurata a Milano. In quella ripresa compariva una bambina chiamata Danas che parlava perfettamente italiano e che si muoveva insieme a un gruppo di rom. Nonostante tutto questo, i carabinieri non sono mai riusciti a intercettare né la zia della kosovana né la piccola. A quel periodo risalgono però delle intercettazioni che non sono state mai prese in considerazione.

Un problema di linguaggio che oggi potrebbe facilmente risolto. “Allo stato attuale si conoscono le risultanze emerse dalle intercettazioni in corso, ritenuto che non è stato ancora possibile all’individuazione di interprete conoscente la lingua da questi parlata.” Oggi delle nuove prove potrebbero emergere da queste intercettazioni, e anche degli indizi riguardo la localizzazione della zia della kosovana e della misteriosa bambina con la cicatrice sulla guancia. La vita di Denise Pipitone potrebbe essere realmente trascorsa tra i rom? E riuscirà finalmente Piera Maggio a riabbracciare la sua bambina?

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