Vittima della tragedia a Pavia è Daniele Marchi, maestro e ciclista di 30 anni. Erano le 7.30 e l’uomo di trovava proprio nei pressi della scuola. La cosa più strana è che la donna, dopo aver investito il ciclista, ha parcheggiato l’auto come se non fosse successo nulla ed è entrata in aula. Sono stati poi i suoi alunni ad avvisarla del fatto che proprio fuori scuola si trovassero i vigili del fuoco. Dopo qualche domanda, la donna si è resa conto dell’accaduto e sarà naturalmente interrogata.
Daniele Marchi, morto la mattina del lunedì 23, si trovava in sella alla sua bici, una mountain bike blu, mentre si recava a scuola dai suoi piccoli alunni. La macchina che lo ha investito è stata ritrovata a 500 metri dal luogo in cui è avvenuta la tragedia. La professoressa ed il maestro investito lavoravano in due istituti molto vicini. La prof infatti si è poi recata al liceo Bordoni, dopo l’incidente avvenuto paradossalmente a pochi metri dal comando di polizia locale.
La professoressa ha sostenuto però di non essersi accorta di aver tamponato la vittima e di aver dunque provocato una tragedia. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente. Quel che per il momento sembra certo è che tanto la Renault Captur della donna quanto il maestro in bici si stessero procedendo nello stesso senso di marcia. L’impatto tra i due veicoli è avvenuto a piazzale Europa. Naturalmente, Daniele Marchi è stato immediatamente portato in ospedale ma è stato tutto inutile.
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La centrale operativa di Areu ha inviato soccorsi sanitari sul luogo della tragedia. La giovane vittima era però già priva di coscienza al momento dell’arrivo dei soccorsi ed è arrivato all’ospedale San Matteo già in condizioni molto gravi. Non è stata però la professoressa a soccorrerlo. La donna infatti aveva tranquillamente parcheggiato l’auto ed è entrata in classe per fare lezione. Gli studenti, dopo essersi affacciati alla finestra, hanno poi notato vari agenti attorno all’auto della prof.
Grazie quindi alla segnalazione dei propri alunni, la professoressa si è resa conto di quanto accaduto. Si è precipitata per chiedere spiegazioni ed ha appreso di essere stata fautrice di un tragico incidente. Tuttavia, ha dichiarato di non essersi resa conto di nulla; “non me ne sono accorta”, ha infatti affermato. Naturalmente, è ora accusata di omicidio stradale e di omissione di soccorso e nel prossimo interrogatorio dovrà risponderne.