Gli ultimi attimi della sua vita sono stati un film dell’orrore. Michelle Causo, la ragazza uccisa a Primavalle, scappava per casa. Dietro di lei, con un coltello da cucina in mano, la inseguiva l’assassino, il coetano che ieri è stato interrogato per ore. Una volta raggiunta le ha inferto almeno sei fendenti, uccidendola. È questa la dinamica ricostruita dagli inquirenti.
Uccisa per un debito di 30 euro
Non è ancora chiaro il movente dell’omicido. Secondo le prime ipotesi, a spingere il presunto killer potrebbe essere stato un piccolo debito, quantificato in 30 euro. Non si esclude la pista passionale. Michelle aveva un fidanzato, ma il baby killer, che sui social raccontava di essere un trapper, le aveva dedicato un brano parlando di «relazione tossica».
Mix di droghe
O.D.S., il giovane che avrebbe ucciso Michelle Causo, sarebbe stato sotto effetto di stupefacenti. Nello specifico, non si esclude che il killer avesse assunto «purple drank», mix micidiale di farmaci, anfetamine e bibite, riporta il Corriere della Sera. Per la certezza su questo punto bisognerà aspettare il risultato del test tossicologico. Interrogato per ore, il giovane originario dello Sri Lanka, avrebbe ammesso parte delle accuse.
Avevano una relazione?
Non è escluso che tra Michelle e il suo omicida ci fosse una relazione. Lei era fidanzata da due anni con un altro ragazzo, che in queste ore la piange sui social. Ma gli inquirenti stanno cercando di ricostruire il rapporto tra killer e vittima. Importante capire perché la ragazza si trovava a casa di O.D.S. quel pomeriggio. «Ho incontrato quel giovane due o tre volte, è educato, più del dovuto, un ragazzo debole, tanto che dissi a mia figlia quant’è carino», spiega la mamma della 17enne, sentita da «Ore 14» su Rai 2, mentre il marito rivela: «Michelle era fidanzata da due anni, un ragazzo d’oro. L’altro non era niente. Solo un amichetto, educato, meglio degli italiani, diceva che era innamorato. Ma lei lo ha respinto». Quest’ultimo dettaglio non è certo.
La vita da criminale
Un elemento è certo: Il 17enne, ora in carcere, frequentava brutti giri e dai video sui social non fa mistero della sua passione per droghe, denaro e violenza. «’Lui era in giri di spaccio», raccontano nel quartiere spiegando che già il giorno prima « Michelle aveva litigato con lui» e riavvolgendo il nastro della memoria un condomino assicura di avere sentito delle urla provenire da quell’appartamento mercoledì pomeriggio. «Ho sentito una discussione, delle urla», spiega una inquilina del palazzo di via Dusmet. Le fasi successive sono tutte da accertare, i pm disporranno l’autopsia.