Spuntano nuovi indizi sul caso di Liliana Resinovich, a seguito di controlli sul Dna. La donna era scomparsa lo scorso 14 dicembre 2021. Successivamente, era stata ritrovata il 5 gennaio del 2022. Era ormai morta e il suo corpo era abbandonato in un boschetto. Ci troviamo a Trieste, nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico. La procura voleva archiviare il caso come un suicidio. Sono molte infatti le persone che decidono di togliersi la vita tramite soffocamento. Condizioni molto simili di quella che ha portato al decesso di Lilly, secondo gli esperti deceduta per asfissia.
Ma la famiglia di Liliana Resinovich non ha voluto fermarsi davanti alle convinzioni della procura. Per questo ha contattato altri tre esperti. I docenti universitari di medicina legare Vittorio Fineschi e Stefano D’Errico, e il genetista Nicola Caprioli. Il professor Fineschi in particolare pensa che ci sono dei dati differenti rispetto agli altri suicidi avvenuti seguendo questa dinamica. In primo luogo, nel sangue della vittima non sono state trovate tracce di sostanze che avrebbero potuto favorire il suo oblio. Senza l’aiuto di queste, l’istinto di autoconservazione sarebbe venuto a galla prima del decesso.
Ma non sono solo questi i motivi che stanno spingendo la famiglia di Liliana Resinovich ad opporsi alla richiesta di archiviazione del caso da parte della procura. Sono state trovate delle tracce di Dna maschile sugli slip della donna. Ma ancora più interessanti sono le tracce che sono state trovate sulle sue unghie. Stiamo parlando nello specifico del pollice e dell’anulare della mano destra. Il genetista ha trovato il Dna di almeno altre due persone oltre a Lilli. Ultimamente il caso è stato anche affrontato a Chi lha visto?, storico programma di Rai 3 che si occupa di omicidi e sparizioni.
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Casi di scomparsa, cold case e misteri da risolvere con l’aiuto dei telespettatori. Con un occhio sempre attento ai fatti dell’attualità. Spazio ad aggiornamenti e grandi inchieste, storie di adolescenti in fuga dalla famiglia, anziani soli, donne maltrattate. Ovviamente i nuovi esperti incaricati dalla famiglia hanno trovato voce a Chi l’ha visto?, e hanno potuto spiegare come stanno le cose. Mentre la Procura di Trieste continua sulla strada del suicidio, la famiglia di Liliana Resinovich vuole scavare a fondo. Bisogna capire a chi è legato il Dna trovato sotto le unghie della vittima.
I prossimi passi si concentrano tutti su questo nuovo, importantissimo indizio. Una volta trovato i ‘proprietari’ del Dna bisogna capire che legame avessero con Liliana Resinovich. Probabilmente sono loro le ultime persone che la donna ha visto, avendo portato con se le loro tracce sotto le sue unghie. Soprattutto, hanno qualcosa a che fare con la sua morte improvvisa? La famiglia è convinta che la donna non si è suicidata. Il caso resta un mistero.