Finito l’ossigeno, ma non terminano le speranza di ritrovare i 5 passeggi del Titan, il sommergibile scomparso dai radar da 4 giorni. Secondo gli esperti ci mancano quattro ore per dire addio ad ogni speranza. Secondo gli studiosi e gli ingegneri, oltre alle scorte di aria, ci sarebbe anche una piccola riserva che darebbe ai soccorritori e ai passeggi qualche speranza.
Il parere
Gli ingegnere avevano dato come termine ultimo le 11 ( ora italiana”) di giovedì per concludere la missioni e dare il sommergibile per disperso. A quanto pare però non è così. Il tempo al momento, però, sarebbe scaduto. I soccorritori hanno comunque ampliato l’area di ricerca, anche si tratta di una missione ormai disperata.Al momento non è chiaro se i dispersi siano ancora vivi o morti. C’è chi ha dubitato che lo stesso sommergibile fosse salito a galla, invece di cadere giù negli abissi.
Le ricerche
Finora sono stati setacciati 25.900 kmq di oceano, un’area grande quanto il Massachusetts o il Libano. E da mercoledì c’è anche la nave francese Atlante, dotata di un robot sottomarino, il Victor 6000. Se si riuscisse a localizzare il Titan negli abissi, recuperarlo sarebbe comunque un’enorme sfida logistica. E lo sarebbe ancor di più se si fosse incagliato tra i resti del Titanic. In ogni caso sarebbero necessari equipaggiamenti speciali, per la pressione enorme e la totale oscurità ad una profondità di 3800 metri.
I passeri
I cinque passeggeri sono il milionario britannico Hamish Harding (58 anni), il businessman pakistano Shahzada Dawood (48) col figlio Suleman (19), l’esploratore e pilota di sommergibili francese Paul-Henri Nargeolet (77) e Stockton Rush (61), il patron di OceanGate, l’azienda proprietaria del Titan.