La polizia tedesca ha fatto una scoperta cruciale nell’indagine su Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin e arrestato in Germania dopo una fuga di una settimana. All’interno della Fiat Punto nera, dove il 22enne è stato riconosciuto e fermato sabato sera mentre era accostato a fari spenti sulla corsia d’emergenza della A9 a 150 km da Lipsia, gli agenti hanno rinvenuto un coltello da cucina con una lama di dodici centimetri: potrebbe essere quella l’arma del delitto, quella che ha inferto le oltre 20 coltellate alla ex fidanzata. Tra gli effetti personali di Turetta, non solo il coltello.
Tra gli oggetti sequestrati anche un paio di guanti e un telefono cellulare
I quotidiani locali e nazionali riportano che nella borsa di Turetta sono stati trovati anche un paio di guanti, un telefono cellulare e circa 300 euro in contanti. La presenza di tracce di sangue sia all’interno della vettura che sugli abiti e le scarpe del giovane solleva ulteriori preoccupazioni. Altri accertamenti sono in corso riguardo all’eventuale acquisto di una scheda SIM straniera, che potrebbe essere stata utilizzata per evitare tracciamenti telefonici.
Un portavoce della Polizia di Halle ha confermato che la Punto nera di Filippo Turetta è sempre sotto la custodia giudiziaria tedesca in un deposito «in Germania» e deve essere «nuovamente» esaminata. «L’auto si trova in custodia di polizia in Germania. Ce l’abbiamo noi e siamo in contatto con gli inquirenti italiani» per stabilire «quando l’automezzo verrà esaminato di nuovo a livello tecnico-criminale», ha detto un portavoce della polizia della città della Sassonia-Anhalt rispondendo alla domanda su dove si trovi oggi il veicolo.
Quando avverrà il rientro in Italia
Intanto i giudici tedeschi hanno dato il via libera alla consegna alle autorità del 22enne indagato per l’omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin arrestato su mandato di arresto europeo in Germania. «La consegna del cittadino italiano è stata autorizzata oggi dalla Procura Generale di Naumburg, per cui il suo trasferimento alla custodia delle autorità italiane avverrà entro alcuni giorni»: ha comunicato una magistrata della stessa Procura generale regionale della Sassonia-Anhalt, la procuratrice e capo Tatjana Letz, riferendosi a Filipo Turetta.
Filippo Turetta alla Polizia: volevo farla finita, non ho avuto il coraggio
Nel verbale della dichiarazione di Filippo Turetta alla polizia tedesca, redatto dopo l’arresto, viene spiegato che il 22enne avrebbe detto di aver pensato «più volte di farla finita» durante la fuga ma di non aver avuto «coraggio di farlo». «Ho ammazzato la mia fidanzata, ho vagato questi sette giorni perché cercavo di farla finita, ho pensato più volte di andarmi a schiantare contro un ostacolo e più volte mi sono buttato un coltello contro la gola ma non ho avuto il coraggio di farla finita». Si legge nel verbale della sua dichiarazione, pubblicato da Repubblica.