Addio alla Festa della mamma e del papà. A scuola saranno sostituite con una nuova festa, Ecco quale

lavoretti festa mamma e papà

La preside dell’istituto Manzoni-Augruso di Lamezia Terme ha deciso di eliminare definitivamente la festa del papà, della mamma e dei nonni. Le giornate del 19 marzo, del 2 ottobre e della seconda domenica di maggio saranno celebrate più semplicemente come giornate della famiglia. Ogni bambino potrà dedicare un messaggio alla persona che vuole. Ma questa novità ha portato non poche polemiche. Cominciamo però dalla spiegazione della preside stessa, che è convinta che la sua decisione rappresenti un gesto pieno di sensibilità e accortezza nei confronti dei bimbi più sfortunati.

Così afferma la circolare della preside: “Cari insegnanti e cari genitori, abbiamo pensato, quest’anno, di dare un nome nuovo alle tradizionali giornate del papà e della mamma, che si festeggiano ogni anno nelle scuole. Per l’occasione i bambini svolgono insieme ai loro insegnanti attività a tema e laboratori creativi, finalizzati a realizzare oggetti e creazioni da donare al proprio papà o alla propria mamma. Queste feste, del papà e della mamma, le portiamo dentro di noi, fanno parte di noi, ci appartengono nel profondo, perché sono celebrative del legame più importante che si possa avere nella vita”.

La lunga circolare della preside continua dicendo che non tutti i bambini hanno la fortuna di avere una mamma e un papà. C’è chi non potrà leggere la poesia al suo papà, perché non c’è più. Chi invece non potrà donare un fiore alla proprio mamma. Chi ancora non ha dei nonni da cui essere coccolati. Per questo la sua proposta è di generalizzare queste feste, in modo di non far sentire esclusi chi non può festeggiarle. “Per amore verso questi bambini, tutti noi possiamo fare una piccola rinuncia. Anziché celebrare la festa del papà e la festa della mamma, così come la festa dei nonni, potremmo festeggiare, nelle stesse date, la giornata della famiglia.

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Ma come cambieranno effettivamente le cose durante le feste? La preside propone di effettuare comunque le solite attività. Poesie e fiori di carta verranno creati allo stesso modo di sempre, ma sarà il destinatario a cambiare radicalmente. Ogni bambino potrà offrire il dono a chi preferisce. “Perché famiglia è quel luogo in cui il nostro cuore è accolto da braccia protese al rispetto, al sacrificio e all’ascolto”. Le polemiche sono ben presto arrivate e a farne da portavoce è stato il presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, Giancarlo Nicotera, papà di uno degli studenti dell’Istituto.

La sua polemica consiste nel fatto che un genitore lo si ricorda per sempre, al di là delle feste a lui dedicate. Il dolore di un bimbo orfano di madre e di padre è presente ogni giorno, anche soltanto nel vedere gli altri genitori aspettare fuori la scuola i compagni di classe. “Non ho più mio padre, ma certamente questo non mi impedisce di ricordarlo tutti i giorni dell’anno e certamente anche il 19 marzo. La dolcezza della festa può evocare, con un ricordo intriso di amore e tenerezza, chi non c’è più”. Il genitore ha tacciato la preside di voler apparire innovativa forzatamente, senza considerare davvero le tradizioni e i cuori dei bambini.

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