Andria, ragazzina rapita fuori scuola, portata in un capannone, poi l’orrore. Il racconto

E’ stato arrestato l’uomo che ha abusato di una minorenne portandola nel suo casolare all’uscita di scuola. Questa terribile vicenda è accaduta ad Andria, nel pugliese. La vittima è una ragazza di appena sedici anni, con problemi psichici, che vive in una comunità. Aveva appena terminato la sua giornata scolastica quando ha incontrato il molestatore. Non lo aveva mai visto prima, ma si è lasciata convincere a salire in macchina con lui. Il signore si era mostrato estremamente gentile, l’aveva convinta ad accettare il passaggio dicendole che l’avrebbe portata ovunque.

Ma la destinazione era già predestinata. Si trattava di un casolare sperduto di appartenenza dell’uomo. La macchina è diventata una prigione, quella giornata è diventata il più grande incubo per la ragazzina. Il signore infatti l’ha costretta a bere alcool e le ha somministrato della droga. Dopo di che ha abusato di lei per ore e ore. Una volta che la sua fame di sesso è stata appagata, l’ha portata vicino un ospedale vicino Andria, lasciandola da sola. Sono rimasti agghiacciati i dottori che l’hanno soccorsa. La sedicenne infatti ha immediatamente raccontato l’accaduto, denunciando quello che le era successo.

Andria, 16enne abusata dopo la scuola, Arrestato il colpevole

Subito sono cominciate le indagini che hanno portato all’arresto di un uomo di 40 anni. Un uomo che avrebbe potuto continuare a compiere violenze nel territorio di Andria, se la sedicenne non avesse avuto il coraggio di raccontare nei dettagli quello che le era accaduto. Oggi l’uomo è indagato e deve rispondere di molte accuse: violenza sessuale aggravata; abuso dell’inferiorità psicologica della vittima; abuso di minore; sequestro di minore; uso di sostanze alcoliche e stupefacenti; violazione della normativa sugli stupefacenti. Il processo a suo carico ancora non ha avuto inizio.

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Intanto i cittadini di Andria e dintorni sono sconvolti dall’accaduto. Sono anche molto spaventati e impauriti. Pensano infatti che eventi del genere possano ripetersi senza problemi. Quindi sperano che l’indagato venga incarcerato e resti il più a lungo possibile in prigione. La sua presenza in città rappresenta un pericolo per tutti. Sull’argomento è intervenuta anche la sindaca della città, Giovanna Bruno: “Sento un grave dolore per questa squallida storia di violenza ai danni di un minorenne. Dolore profondo per il male inferto, per la pochezza umana, per la prevaricazione fisica”.

La sindaca ha voluto sottolineare il lavoro della Procura, che è riuscita a individuare il colpevole. “Dolore atroce pensando a una creatura trovatasi piccola e indifesa di fronte all’orrore. Questo mi sento di consegnare, prima ancora di soffermarmi sui dettagli che saranno via via forniti dalle istituzioni che si occupano della vicenda e che ringrazio per il determinante lavoro fin qui svolto”. Il malfattore è stato trovato e adesso la città di Andria può dormire sonni più tranquilli. Non è così per la sedicenne con problemi psicologici, che per sempre rimarrà danneggiata dalla violenza subita.

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