L’ultimo trend di Tik Tok sta facendo molto discutere, soprattutto tra gli adulti. La nuovissima e seguitissima tendenza prende il nome di “cicatrice francese”. L’ultima trovata social implica che i ragazzi che decidono di seguirla debbano darsi un fortissimo pizzicotto sul viso, che di conseguenza lascerà un evidente segno per diverse settimane. Il tutto nasce in Francia ma è arrivato fino alle scuole italiane, degenerando completamente.
Numerosissimi sono i video su Tik Tok nei quali gli adolescenti si mostrano con la loro nuova cicatrice. In alcuni di questi, si legge anche una sottile sensazione di vanto. Tra i pov e le descrizioni dei video, figurano anche “forse ho esagerato con il trend francese” o “finalmente anch’io con il trend francese”. Insomma, sembra una priorità, una cosa da seguire a tutti i costi. Naturalmente, per molti genitori si tratta di vere e proprie forme di autolesionismo, che automaticamente diventano allarmanti.
In particolar modo, questo gesto di autolesionismo ha generato allarme in due scuole italiane: una a Molinella in provincia di Bologna e l’altra a Bologna centro. Alcuni ragazzi sono infatti arrivati in classe con dei segni sul volto e gli insegnanti hanno subito pensato a degli atti di bullismo. Tuttavia, si sono dovuti ricredere, scoprendo il lato oscuro dei social. Quello che appare ancor più allarmante è che su Tik Tok circolino dei video tutorial su come procurarsi la famosa cicatrice francese.
Leggi anche: Tragedia su tik tok: bimba muore soffocata durante la diretta. “Non è stato un incidente”
La preside della scuola di Molinella, Maria Masini, è intervenuta tempestivamente mettendosi in contatto con i genitori dei ragazzi interessati e coinvolti. Inoltre, ha anche invitato tutti i genitori a controllare, seppure sporadicamente, i contenuti social condivisi o cercati dai propri figli, per evitare che arrivino ad emulare cose ancor più pericolose di questa. Inoltre, ha invitato a non sottovalutare la cosa, sottolineando comunque che si tratta di una forma di autolesionismo, seppure presa alla leggera dagli stessi ragazzi.
Anche la preside della scuola di Bologna ha cercato di sottolineare gli stessi concetti. Ha infatti affermato che il gesto in sé non appare particolarmente pericoloso, sebbene si tratti di una forma immotivata di autolesionismo, il cui scopo è lo sfoggio sul web. E proprio nella scuola bolognese, gli insegnanti hanno deciso di organizzare incontri con le varie classi per cercare di affrontare la tematica e di mettere in guardia dalla pericolosità di certi trend.
