Festa di Halloween: bambino di 7 anni muore per un “raffreddore”

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Festa di Halloween: bambino di 7 anni muore per un “raffreddore”

Un’ennesima tragedia infantile è avvenuta in California. Un bambino aveva mostrato dei semplici sintomi da raffreddore, che si sono poi rivelati letali. La febbre ha iniziato a salire ma i genitori non avrebbero mai immaginato che di li a poco avrebbero perso, per quella stessa febbre, il loro bambino di appena 7 anni. La vittima aveva in realtà contratto un virus che risulta essere molto pericoloso se si hanno già delle fragilità pregresse. Sembra però che le sue vittime preferite siano proprio i bambini.

Il virus della tragedia in questione è il il Metapneumovirus. È solito provocare problemi alle vie respiratorie. È chiaro però che se il soggetto presenta già dei problemi a quelle zone particolari, l’effetto potrebbe essere letale. La vittima di 7 anni si chiama Andrew Velásquez ed è originario della California. Andrew soffriva già di asma, cosa che lo ha poi portato alla morte in soli 48 ore. Il padre, durante un’intervista su un canale nazionale ha cercato di allertare tutti gli altri genitori, cercando di arrivare ad un pubblico quanto più vasto possibile.

Julián Velázquez, padre della vittima di questa tragedia inaspettata, ha infatti esortato tutti i genitori a portare dal medico i propri figli anche se si tratta apparentemente di una normale influenza. Suo figlio aveva trascorso una normalissima serata a tema Halloween insieme ai suoi amichetti ma una volta rientrato la situazione è cambiata drasticamente. Gli sono comparsi sintomi influenzali che i genitori hanno cercato di attenuare con i classici medicinali, senza avere i risultati sperati. Il giorno dopo è normalmente andato a scuola fino a quando gli insegnati non hanno deciso di convocare i genitori perchè Andrew aveva la febbre molto alta.

I genitori di Andrew avevano dunque deciso di curarlo a casa fino a quando, arrivata la sera, si accorgono che la situazione è ancora tragica e decidono di portarlo in ospedale. La temperatura corporea era ancora molto alta e iniziava ad avere problemi respiratori. Il piccolo finisce in terapia intensiva ed i medici provano a ripulire il sangue dal virus che aveva contratto. L’intervento dei medici non ha però avuto l’esito sperato. Probabilmente era passato già troppo tempo ed il virus si era insidiato troppo. Intorno alle 23 di sera si è dunque consumata la tragedia.

Il Metapneumovirus è dunque un virus mortale se di base si hanno già problemi cardiaci o respiratori. Certamente, non si tratta di un un virus prettamente americano. Gli esperti raccomandano a tutti i genitori i cui figli soffrono di patologie represse, di osservare alcune accortezze per evitare di contrarlo. Per esempio, è necessario e consigliabile lavarsi spesso le mani. La maggior parte dei bambini vengono colpiti dal Metapneumovirus prima dei 5 anni di vita. I sintomi più comuni sono tosse, naso chiuso e febbre, proprio come una normale influenza.

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