Ylenia Carrisi: “L’abbiamo ritrovata in uno scantinato, in condizioni tremende”. Viene a galla il report segreto

Ylenia Carrisi

Dopo anni, il caso Ylenia Carrisi è ancora un forte mistero. Romina Power non si è mai davvero rassegnata alla sua scomparsa ed ha sempre sostenuto di vivere nella speranza di ritrovarla. Dopo il suo trasferimento in America, i genitori non l’hanno più rivista. Albano, contrariamente alla Power, si è sempre mostrato maggiormente rassegnato, per quanto tale vicenda lo abbia comunque fortemente segnato. Nell’ultimo periodo però sono emersi alcuni documenti relativi alla sua scomparsa che potrebbero fungere da indizi utili per capirne di più sulle dinamiche della vicenda.

Nei giorni immediatamente successivi alla tragedia, Albano aveva intimato pubblicamente ai suoi possibili rapitori di lasciarle libera. Il padre di Ylenia Carrisi quindi ha subito pensato ad un sequestro. Il cantante pugliese però non ha mai rivelato dettagli sulle indagini perché chi se ne stata occupando ha richiesto la massima riservatezza. Da altre sue dichiarazioni però è emerso che la figlia avesse iniziato a fumare marijuana e che probabilmente frequentasse gente poco raccomandabile lì in America. Anche rispetto ai suoi amici, Albano si è espresso lasciando intendere che gli amici di sua figlia avrebbero anche potuto pugnalarla alle spalle.

Il capo delle indagini, Ronald Brink, si è chiesto chi fosse davvero Ylenia Carrisi. La sua famiglia e gli italiani in generale l’hanno sempre ritratta come la classica ragazza acqua e sapone, una studentesse universitaria e frutto di un’educazione per bene, considerando la famiglia in cui è nata. Ma il cognome Carrisi è sufficiente come garanzia dell’impeccabile comportamento di Ylenia? Un documentario americano sulla vicenda ha infatti fatto emergere che frequentasse posti poco raccomandabili come Central square, stranamente, anche rifugi per senza tetto.

Ylenia Carrisi

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Central square è il cuore pulsante della realtà alternativa della città, frequentata per lo più da vagabondi, da persone con dipendenze da droghe, da musicisti strampalati. Probabilmente Ylenia Carrisi non era più la stessa. Le fotografie emerse dalle indagini dimostrano quanto il suo aspetto fosse notevolmente cambiato rispetto ai primi giorni in cui è arrivata in America.

Un altro documentario ha lanciato la notizia bomba: pare che Ylenia fosse stata effettivamente ritrovata ma in uno scantinato, sotto effetto di stupefacenti e dopo aver subito violenze fisiche. La ragazza si sarebbe però rifiutata di tornare a casa, proseguendo con la sua nuova vita. Ecco perché a quel punto i genitori di Ylenia avrebbero continuato a dichiarare la sua scomparsa.

Ciò che nell’ultimo periodo ha fatto più discutere è un probabile avvistamento a Venezia. Sia Albano che Romina però hanno sempre dichiarato di essere convinti che la propria figlia si fosse suicidata nelle acque delle Mississipi. Un fotoreporter, Roberto Fiasconaro, ha segnalato alcune fotografie da lui scattate alla presunta Ylenia a Venezia, nelle quali lei però appare irriconoscibile, trasandata, ingrassata. Albano ha comunque definito tutto questo solo un atto di sciacallaggio.

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