La speranza di trovare Giulia Cecchettin in vita è finita a una settimana dalla scomparsa della 22enne di Vigonovo: il corpo della laurenda è stato trovato stamattina vicino al lago di Barcis, come confermato dalla procura di Venezia incaricata delle indagini. Ora c’è posto solo per il dolore, quello della famiglia di Giulia e di un Paese intero, che ha seguito le ricerche con il fiato sospeso.
Sui social è apparso, poco dopo l’annuncio della morte, il post della sorella di Giulia, Elena Cecchettin, che fino all’ultimo ha sperato di riabbracciarla ma senza perdere la lucidità di analisi della situazione: «Filippo era pericoloso, il video non mi ha stupito», aveva detto delle ultime immagini che ritraggono la sorella in vita, quelle che immortalano l’aggressione da parte di Filippo Turetta nell’area industriale di Fossò sabato notte.
Elena Cecchettin ha usato poche parole per dire addio alla sorella Giulia. Sul suo profilo Instagram ha pubblicato una foto in bianco e nero in cui entrambe sorridono, un selfie allo specchio in cui le loro braccia si alzano quasi a formare un cuore. «Rest in power, i love you», ha scritto nella didascalia. «È stato il vostro bravo ragazzo», recita una delle stories che ha appena pubblicato su Instagram la sorella di Giulia, Elena, condividendo un post della scrittrice Valeria Fonte. In un’altra stories, Elena scrive «Per te bruceremo tutto».
I campanelli d’allarme
«Il contenuto di quei video mi ha fatto paura, tolto speranza, ma non mi ha stupito», aveva detto Elena Cecchettin al Corriere della Sera riguardo alle immagini dell’aggressione nell’area industriale di Fossò, che non ha visto ma le è stato raccontato. «Se da un lato mi ha spaventato profondamente ricevere queste informazioni dall’altra non posso dire di essere stupita, visti i racconti di Giulia sul loro rapporto. Sapevo che Filippo era pericoloso ma non mi aspettavo che potesse arrivare a questo».
Elena passa a esaminare i «campanelli d’allarme» che avrebbero dovuto mettere in guardia la sorella: «Aveva un comportamento assolutamente coercitivo dal punto di vista psicologico. Una volta, ad esempio, lei doveva fare shopping a Padova. Lui le ha proposto di accompagnarla, lei ha rifiutato e se l’è trovato alla fermata dell’autobus». Ancora, Giulia aveva confessato alle amiche di avere paura di Filippo, e che lui non voleva si laureasse per prima: «Le diceva chiaramente che avrebbe dovuto aspettarlo, rallentare gli esami. E quando durante la loro relazione sono stati in crisi le ha detto che se l’avesse lasciato si sarebbe ucciso». E probabilmente è stato proprio l’imminante laurea a scatenare la reazione del ragazzo che infine ha ucciso l’ex fidanzata.
Il fratello Davide
Anche il fratello di Giulia, Davide, ha pubblicato un omaggio social per Giulia: una sua foto mentre abbraccia un grande orso di peluche. «I love you, susumina», ha scritto il ragazzo utilizzando il nomignolo con cui chiamava la sorella.