Giulia Cechettin, gli ultimi istanti di vita tremendi: Ha combattuto, lui aveva un coltello. Forse ancora viva quando la gettava

Giulia Cecchettin è stata uccisa da svariate coltellate che l’hanno colpita alla testa e al collo. È quanto emerso dall’ispezione cadaverica esterna svolta nella serata di sabato dal medico legale Antonello Cirnelli, alla presenza del sostituito procuratore di Pordenone Andrea Del Missier. Secondo quanto apprende l’Ansa, la giovane presentava anche numerose ferite da difesa alle mani e alle braccia.

Al momento non è stato possibile stabilire se la giovane fosse già morta quando è stata lanciata nel dirupo. Secondo quanto si è appreso, al momento del ritrovamento il capo era coperto di sangue, sicuramente anche a causa della caduta. Il corpo di Giulia non era visibile dalla strada, coperto da un enorme masso.

Nella zona del lago di Barcis erano concentrate le ricerche della 22enne di Vigonovo e Filippo Turetta, i due ex fidanzati scomparsi una settimana fa. La procura di Venezia e i carabinieri hanno dato conferma che il cadavere recuperato in mattinata in un canalone che si trova tra la zona del lago di Barcis e Piancavallo è proprio quello della giovane. La certezza che si tratta della studentessa, è stata sancita al termine dell’ ispezione cadaverica esterna, eseguita dal medico legale Antonello Cirnelli. Giulia aveva gli stessi abiti che indossava al momento della scomparsa.

Il corpo gettato in un dirupo

Filippo Turetta l’avrebbe abbandonata al bordo della strada e l’ha lasciata rotolare giù lungo un dirupo per una cinquantina di metri, fino a quando il corpo di Giulia si è fermato in un canalone. E’ la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine di quanto avrebbe fatto Filippo Turetta. La strada dove è stata trovata Giulia nel periodo invernale viene chiusa fino al 15 aprile, perché impraticabile. Circostanza che, viene fatto notare, non è detto che il giovane sapesse. Il corpo è stato trovato da un’unità cinofila della Protezione civile ed è ancora sul posto per consentire ai Carabinieri del Ris di ultimare i rilievi.

«Adesso è il momento del dolore e di stringersi attorno alla famiglia. Il lavoro degli investigatori ha portato intanto a ritrovare Giulia. Ora è anche il momento di individuare le responsabilità e le dinamiche di questa vicenda, per le quali ci affidiamo ancora alle forze dell’ordine», ha commentato in una breve dichiarazione davanti alla villetta dei Cecchettin, l’avvocato Stefano Tigani che, con l’associazione Penelope, sta assistendo la famiglia.

L’auto di Filippo

Le ultime immagini a disposizione della ragazza ancora in vita sono quelle registrate dalle telecamere di sorveglianza dell’area industriale di Fossò in cui è immortalata l’aggressione da parte di Turetta, al momento indagato per tentato omicidio ma la cui posizione si aggrava con il ritrovamento del cadavere. Le ricerche dell’ex fidanzato 22enne si concentrano, invece, sulle tracce lasciate dall’auto, localizzata per l’ultima volta in Austria. Una Fiat Grande Punto, lo stesso modello di quella guidata da Filippo, è stata ritrovata in un parcheggio per turiti vicino alla zona del lago di Bercis: i carabinieri stanno verificando il riscontro delle targhe.

 

Giulia e Filippo

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