Comincia il processo, a Tempio Pausania, a Ciro Grillo e al suo gruppo di amici (Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria) accusati di aver violentato il 16 luglio del 2019 una studentessa italo norvegese a Costa Smeralda, nella casa del noto comico e fondatore del Movimento 5 Stelle. A puntare il dito contro gli avvocati che difendano il gruppo di amici, è Giulia Buongiorno, avvocato della presunta vittima. L’ex ministro ha infatti denunciato i metodi che i suoi colleghi avrebbero avuto nel formulare le domande. “Le domande degli avvocati di controparte evidenziano una brutale caccia all’errore. Come spesso capita in questi processi, è come se la persona offesa improvvisamente si trovasse sul banco degli imputati”.
Le parole dell’avvocato delle presunta vittima
L’avvocata ha espresso il suo dissenso sulle domande dei suoi colleghi che a quanto pare si focalizzerebbero anche sull’abbigliamento della giovane il giorno della presunta violenza. La Bongiorno ha poi chiarito il punto di vista della presunta vittima sul sesso: “Anche nelle chat la mia assistita ha riferito che per lei il sesso è sacro, distinguendo delle semplici frequentazioni da un rapporto sessuale: una cosa è un flirt o un atteggiamento amichevole, e un’altra un rapporto. La ragazza ha anche chiarito che le dava fastidio quando veniva considerata una persona leggera in quanto norvegese. Questa è la linea che emerge in maniera documentale. E oggi si sta parlando della tuta e di come era vestita”.
I dettagli
Le luci si sono poi accese su un dettaglio, un audio che la vittima ha inviato all’amica il 29 luglio di 4 anni fa, quindi 13 giorni dopo la presunta violenza. In questo audio, la presunta vittima racconta alla vittima di non essere voluta andare al Bar Magenta, a Milano, per non incontrare alcuni ragazzi che ha frequentato in precedenza. Sull’audio si è espresso Gennaro Vella, avvocato di Corsiglia: “Sono troppe le contraddizioni nella deposizione della ragazza, troppe cose non convergono con quanto dichiarato da lei stessa durante gli interrogatori precedenti e anche con le dichiarazioni rese nel processo dalla sua amica».
Il Video
Il 13 e 14 dicembre prossimo, con molta probabilità sarà proiettato il video girato nella villetta della famiglia grillo. Video girato durante la presunta violenza. Secondo quanto detto dall’avvocato Bongiorno, la studentessa non ha mai voluto vedere. “Non ne ha mai voluto sapere niente”. Un video, che ovviamente – ha aggiunto – è sconvolgente e non so cosa succederà quando sarà proiettato». Secondo gli avvocati delle difese gli avvocati dei giovani puntano molto a quelle immagini. Secondo Grillo e i suoi amici, il rapporto era infatti consensuale.
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