Massacro di Erba, Dopo 16 anni si riapre il caso. “Olindo innocente, Il sopravvissuto ha mentito, ecco chi li ha uccisi”

Il massacro di Erba sembrava aver portato alla condanna all’ergastolo di due imputati, ma adesso viene riaperto con delle motivazioni sospette. A essere in prigione ci sono i coniugi Olindo Romano, di 60 anni e Rosa Bazzi di 59. La loro colpevolezza venne accertata dal racconto di una vittima che è sopravvissuta. Ma oggi gli avvocati dichiarano che il testimone chiave potrebbe essere stato indotto a fare il nome degli imputati. Ricordiamo intanto cosa era accaduto nel condominio  il lontano 11 dicembre del 2006. I vigili del fuoco erano stati chiamati a causa di una palazzina in fiamme.

Ma ben presto scoprirono che quell’incendio era doloso, e serviva a coprire le tracce di un terribile massacro. Nell’appartamento al secondo piano infatti vennero ritrovate cinque persone colpite con diverse coltellate: la proprietaria di casa, Raffaella Castagna, sua mamma Paola Galli e il suo bambino di soli due anni, Youssef Marzouk. Insieme a loro, la vicina di casa Valeria Cherubini e suo marito, Mario Frigerio. E’ proprio lui il testimone chiave di tutta questa vicenda. L’assassino aveva cercato di tagliarli la gola, ma la carotide era rimasta illesa grazie a una malformazione congenita.

Massacro di Erba, Si riapre il caso dopo 16 anni

Quando Mario Frigerio si è ripreso, dopo giorni trascorsi in ospedale, ha dichiarato che a compiere il massacro era stato proprio Olindo Romano. L’uomo ha ricostruito la vicenda e ha raccontato che lui e la moglie erano accorsi nella casa della vicina, spaventati dal trambusto: “Quando si è aperta la porta è apparsa una persona che ho riconosciuto e mi sono chiesto cosa ci facesse lì. Anche mia moglie lo ha visto. Era il mio vicino di casa, Olindo Romano. Mi guardava fisso, con due occhi da assassino. Uno sguardo che non riuscirò mai a dimenticare nella mia vita”.

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I ricordi sul massacro di Mario Frigerio sono tremendi anche soltanto ad ascoltarli: “Olindo mi teneva giù con la forza e con il peso del suo corpo. Avevo la faccia a terra e lui era a cavalcioni su di me. Mi ha tagliato la gola. Non riuscivo più a reagire, non ho sentito più niente. Volevo chiamare aiuto, ma non ero in grado di muovermi, sentivo il sangue che usciva, volevo andare da mia moglie ma ero paralizzato”. Oggi gli avvocati della coppia affermano che l’uomo non raccontò la verità sulla vicenda subito dopo la ripresa. Ma intercorse del tempo importante. Tempo in cui ricevette molte visite in ospedale.

La versione che ha portato alla riapertura del caso è che Mario Frigerio sia stato costretto ad accusare Olindo del massacro. “Mancano alcune intercettazioni. Sono sparite proprio quelle in ospedale. In quei giorni sappiamo che il signor Frigerio ricevette diverse visite dai Carabinieri, una persino a Natale. Cosa si dissero? Tanto più che il sopravvissuto inizialmente disse di essere stato aggredito da un uomo non del posto e di carnagione olivastra, ma poi dopo le varie visite cambiò versione e indicò Olindo”. Oggi si pensa a una vendetta contro Azouz Marzouk, ex compagno di Raffaella e padre del piccolo Youssef, che nell’abitazione teneva i proventi di uno spaccio di droga.

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