E’ stato trovato il corpo di Marzia Capezzuti grazie a uno degli indagati e adesso il caso potrebbe arrivare finalmente a una svolta. Il test del Dna non ha ancora dato i suoi risultati, ma sembra non ci siano dubbi. Il cadavere è stato trovato abbandonato vicino a un casolare di campagna in provincia di Salerno. I presunti assassini non hanno neanche cercato di occultarlo. La ragazza di 29 anni era scomparsa l’8 marzo del 2021, il giorno del suo compleanno. Ma probabilmente soltanto adesso gli inquirenti potranno vendicarla. A combattere per lei, i genitori, che vivevano lontani e non l’hanno accompagnata nell’ultimo periodo della sua vita.
“Mia figlia Marzia è stata gettata come un rifiuto. E’ inaccettabile quello che le è successo. Le sevizie, tutto quello che ha passato..” dice suo padre Ciro. Sono moltissimi i testimoni che raccontano di aver visto la donna maltrattata dalla famiglia con cui viveva. Ma partiamo dal principio. Marzia Capezzuti è una ragazza con qualche disabilità mentale. Per questo, prende una pensione di invalidità dallo Stato di 1200 euro al mese. Probabilmente sono proprio questi soldi ad averla portata alla morte. Nonostante i suoi problemi, è una giovane sorridente e innamorata della vita.
Trovato il corpo di una donna in un casolare, Potrebbe essere quello di Marzia Capezzuti
Marzia Capezzuti ha vissuto molto tempo in una comunità ai confini di Milano, sua città di origine. E’ lì che si è innamorata di un uomo per il quale si è trasferita a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno. La sua relazione è durata poco, ma la donna ha deciso di rimanere nel paese in seguito all’incontro con un altro uomo: Alessandro Vacchiano. Anche la loro storia d’amore è durata poco, perché lui è stato trovato morto, probabilmente a causa di una overdose. E’ da quel momento che forse è cominciato l’incubo per la giovane donna. A prendere in mano le redini della sua vita è stata Barbara Vacchiano, la sorella del suo fidanzato defunto.
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Marzia Capezzuti è rimasta a vivere in casa con lei, con suo marito Damiano Noschese, con i figli Vito e Annamaria e con un altro figlio minorenne della coppia. Oggi sono tutti indagati, insieme agli amici Gennaro Pagano e Gennaro Merola. La famiglia ha cominciato a usufruire dei soldi che la ragazza riceveva a causa della sua disabilità mentale. Probabilmente proprio per questo lei non ha avuto la forza di lasciare quella casa: non aveva più autonomia economica. Ma la donna veniva picchiata di continuo, in maniera molto violenta, con qualsiasi tipo di oggetto.
Gli abitanti di Pontecagnano Faiano erano ben consapevoli di quello che stava succedendo. Hanno cercato più volte di allertare i servizi sociali, dicendo loro che in casa Vecchiano risiedeva una donna che aveva evidentemente bisogno di aiuto. Ma le loro segnalazioni non sono bastate per mettere in moto la macchina del salvataggio. In quel caso forse Marzia Capezzuti sarebbe ancora viva. Invece è stata picchiata e maltrattata per mesi, trattata come una schiava. Il suo corpo è stato gettato vicino a un casolare senza neanche una sepoltura. Barbara ha continuato a percepire la sua pensione di invalidità anche dopo la sua morte.
