Kata, il papà confessa tutto: “So dov’è, è stata una questione di soldi”. Ultimissime sulla bimba rapita

“Adesso la ritrovo io”, la frase che ha proferito Miguel Angel Chicllo Romero, il papà della piccola Katleya, ai giornalisti. “Con quegli altri peruviani abbiamo litigato per la stanza occupata, questione di soldi, solo loro possono avercela con la mia famiglia”.

I dubbi

Una fitta coltre di fumo cala sulla scomparsa della piccola bimba di origini peruviane scomparsa sabato pomeriggio intorno alle 13 dalla sua abitazione. La bimba domicilia in un ex albergo, l‘Astor di Firenze, in via Maragliano, con la mamma Kathrina, il fratellino di 8 anni, e il papà che da giorni è uscito dal carcere di Firenze. I dubbi sulla sua scomparsa sono tanti. Sembra che ci sia una storia dietro la sua scomparsa. Cosa sanno davvero i genitori? Quali sono i rapporti con questa famiglia di loro connazionali che abita in quella struttura? Perché prendere proprio Kata se il papà ha litigato con queste persone? Come mai il papà e poi la mamma avrebbero tentato il suicidio ( il primo in carcere e la seconda a casa)?

Il presunto motivo

Sembra che il motivo sia legato ai soldi. Un debito, forse uno screzio, un pizzo non pagato o pagato in parte. Martedì sera, a qualche giorno dalla scomparsa, prima di lasciare il carcere di Sollicciano, dove Miguel era detenuto da marzo per furto e uso indebito di carte di credito, l’uomo aveva spiegato ai carabinieri che il motivo potrebbe essere legato ad una sorta di “tassa”. Motivo che aveva spiegato anche la moglie. La donna, infatti, aveva spiegato che aveva pagato il pizzo quando era entrata in quella stanza dell’ex albergo: mille euro ad un’altra famiglia che avrebbe continuato a riscuotere soldi. “Ma noi non lo abbiamo fatto, ci siamo spostati di camera e quelli non chi hanno dato più pace, nemmeno quando Miguel è finito dietro le sbarre”, come ha spiegato.

L’uomo misterioso

Sono le 15.01 di sabato pomeriggio, Kata sta giocando nel cortile con gli altri amichetti con la palla. Ad un certo punto, come racconta il fratellino agli inquirenti, arrivano due persone a parlare con lo zio. Insieme a questi due, ci sarebbe anche un terzo che in mano ha un palloncino. Ad un tratto la bimba si allontana ( come riprendono le telecamere), esce dalla palazzina, entra e poi la piccola scompare. Bisogna ora capire la correlazione tra l’uomo con il palloncino e la piccola.

Un’altra bimba ha riferito di aver visto la piccola mentre veniva trascinata da un uomo. I cani molecolari, però, hanno fiutato le tracce della piccola che si fermano davanti ad un muretto. Da lì nulla più. Potrebbe poi essere stata caricata su un’auto o su un furgone.

 

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