Niente funerali per la famiglia Turetta. Né i genitori né Filippo stesso hanno seguito le esequie di Giulia Cecchettin. Il papà e la mamma non hanno voluto presenziare, a Filippo, invece, sono stati vietati giornali e la possibilità di guardare la tv.«Gli hanno tolto giornali e tv per preservarlo», dice Marco Rigato, il sindaco di Torreglia, la cittadina dell’assassino di Giulia. Lo riporta il Gazzettino.
La condizione dei genitori
Sono provati Nicola ed Elisabetta, i genitori di Filippo. Hanno bisogno di tranquillità. A parlare è il sindaco di Torreglia. “Più passa il tempo e più realizzano mentalmente quanto è accaduto. Sono sempre più provati, sempre più ogni giorno che passa rispetto al precedente. Non li sento da giovedì scorso – ha aggiunto il sindaco – quando non era ancora stata stabilita la data dei funerali e non avevano visto il loro figlio in carcere». Filippo è in carcere a Montorio Veronese per l’omicidio. “Ho offerto l’ausilio dei servizi sociali – sottolinea – ma non hanno voluto, sono già seguiti da altri, Filippo compreso». Rigato non sa se in previsione dei funerali di Giulia ci sia stato un contatto tra le due famiglie.
Come sta Filippo Turetta
E’m nel reparto “protetti”, nella terza sessione, della casa circondariale di Montorio Veronese il presunto assassino ( anche se reo confesso) di Giulia Cecchettin. Come dice l’avvocato, “cercano di non fargli vedere né la tivù né i giornali, o comunque il meno possibile, perché è parecchio in crisi», riferiscono le voci di “radio carcere”. E infatti proprio ieri mattina la tv sarebbe rimasta spenta, come quella degli altri detenuti della sezione. E nessuno dei familiari del 22enne ha partecipato alla cerimonia.
Cercano ancora la verità
Si cerca ancora la verità sulla morte di Giulia Cecchettin. Si cerca di capire se c’è stata o meno premeditazione. Aggravante non facile da dimostrare. Gli investigatori dovrebbero cioè capire se quel delitto è stato concertato da prima dell’incontro. Ed è per questo che i giudici non escludono nulla. Dopo l’interrogatorio di garanzia davanti alla gip Donatella Vetuli e quello investigativo del pm Andrea Petroni, titolare del fascicolo per omicidio volontario e sequestro di persona, per aggiungere nuove tessere alle indagini si attende soprattutto l’arrivo in Italia della Fiat Punto nera di Filippo, sotto custodia della polizia tedesca da sabato 18 novembre, quando la fuga si è conclusa su un’autostrada vicino a Lipsia.