Il giudice ha rigettato la richiesta di archiviazione del caso di Angela Celentano, che oggi potrebbe essere in Turchia. Stiamo parlando della bambina che scomparse nel lontano 1996. Era la giornata del 10 agosto, una giornata d’estate. I suoi genitori, Catello e Maria avevano deciso di partecipare ad una gita organizzata dalla comunità cristiana che frequentavano. La chiesa evangelica di Vico Equense, nei pressi di Napoli, aveva infatti formato un gruppo per dirigersi alla volta del monte Faito. Insieme alla piccola Angela erano presenti anche le sue sorelle, Rossana e Naomi.
Da quel giorno Catello e Maria non hanno avuto più notizie della loro piccola. Sono passati 27 anni dalla scomparsa di Angela Celentano ma il suo nome riecheggia ancora nei nostri cuori. Un caso che ha avuto una incredibile risonanza mediatica e che ancora oggi non è stato archiviato. E’ questa la decisione della giudice di Napoli Federica Colucci. Oggi la bimba scomparsa è diventata una donna e potrebbe vivere in Turchia, inconsapevole di avere una famiglia in Italia. Questa strada è stata aperta da una donna di nome Vincenza Trentinella, che ha preso l’iniziativa di andarla a cercare.
La signora ha rilasciato informazioni riguardo Angela Celentano dopo aver raccolto le confidenze di un prelato. L’uomo di chiesa aveva scoperto notizie riguardo la bambina scomparsa grazie alla confessione di una persona. Ma non ha potuto tradire il segreto del confessionale. Questo è quello che ha raccontato Vincenza Trentinella: “Mi disse: ‘non posso tenermi questo peso sulla coscienza’. E cosi dopo la sua morte decisi di andare in Turchia a verificare il suo racconto. Aveva detto la verità”. Il prete aveva fatto le sue confidenze sul letto di morte, per donare a Catello e Maria la possibilità di ritrovare la loro figlia.
LEGGI ANCHE—> Svolta Angela Celentano, “La ragazza è stata adottata da una famiglia ricca”. Ora il test del Dna
Quindi Vincenza Trentinella è scesa nei dettagli: “Angela Celentano vive su un piccolissimo isolotto turco che si chiama Buyukada, con un uomo che crede sia suo padre, che io ho incontrato in uno studio veterinario e che ha una cicatrice sul collo”. L’uomo in questione si chiama Fahfi Bey e la donna ha dato agli inquirenti anche il suo numero di telefono. Lo aveva ricevuto quando, fingendosi una turista, si era presentata nel suo studio con la scusa di voler adottare un gattino. Ma quando il dottore è stato raggiunto e interrogato, si è scoperto che si trattava di un altro uomo.
Il suo nome era Fahfi Dal. E’ stata quindi attuata una richiesta di archiviazione, con l’idea che si tratti di due persone differenti. Ma la giudice di Napoli Federica Colucci vuole andare a fondo alla questione. “Vuol dire che un soggetto con questo nome esiste e questa circostanza dev’essere approfondita perché non è spiegabile con un refuso. Di refuso, infatti, si parla nella richiesta di archiviazione. A Fahfi Bey viene attribuito l’interrogatorio di Fahfi Dal.” Così si continuerà a indagare, con la speranza che Angela Celentano possa essere ancora viva e possa un giorno ricongiungersi ai suoi veri genitori.
