Stella, morta a 11 mesi. Le urla disperate della mamma: “Cosa hai fatto?”, troppo pericolosa la sindrome dell’abbandono

“Cosa hai fatto?”, poi le urla. La disperazione della mamma della piccola Stella, 11 mesi, morta di asfissia mercoledì 7 giugno a Cecchignola. Secondo quanto riporta IlMattino, la madre si sarebbe strappata ciocche di capelli per la disperazione una volta appresa la notizia dallo stesso marito. Un dramma quello che ha colpito la famiglia La Tona: l’urlo della mamma, la disperazione e i sensi di colpa del papà Sandro. La decima vittima dal ’98 ad di FSB ( Forgotten baby syndrome)

Il racconto

La routine, la scena di tutti i giorni, la quotidianità. Papà che porta come ogni giorno la piccola Stella all’Asilo, una scena che si ripete ogni giorno. Quel giorno, però, Sandro La Tona aveva chiesto alla moglie dargli il cambio andando lei a prendere a scuola la piccola. I troppi impegni, lo stress, il carabiniere ( il lavoro del padre della piccola) crede di aver già fatto tutto e si reca al lavoro dimenticando la piccola nel parcheggio assolato. I finestrini chiusi, la mancanza di aria, la piccola viene dimenticata per 7 ore.

Verso le 14 quando la mamma è andata a prendere Stella, le educatrici le hanno rivelato di non aver visto affatto la bambina quel giorno. E così che la mamma è corsa avendo notato l’auto del marito a 50 metri dall’asilo. Una Megane rossa parcheggiata e con i finestrini chiusi. Quando ha visto il corpo della piccolina esanime sull’ovetto si è sentita male, soccorsa dalle educatrici del nido che l’hanno seguita. Un carabiniere fuori servizio sente le urla e si fionda sull’auto. Spacca il finestrino e cerca di rianimare Stella. Nulla di fatto. La piccola non respira più.

Le indagini

La mamma si strappa i capelli e chiama il marito: “Cosa hai fatto?”. Le indagini ora dovranno chiarire cosa è successo realmente. Se c’era o meno il dispositivo in auto ( obbligatorio dal 2019) e perché ( se c’era) non ha suonato. Da chiarire inoltre ( con l’aiuto delle telecamere) cosa abbia fatto l’appuntato quando è sceso dall’auto. Se sia andato direttamente al lavoro  ( l’asilo che la piccola frequentava era il Luinetti» — gestito dalla Cooperativa sociale Gialla, ma del ministero della Difesa) oppure se avesse qualcosa in mano da consegnare in ufficio pensando poi di tornare a prendere la bimba, ma dimenticando di farlo e se durante la mattinata abbia parlato al telefono con la moglie. Sandro La Tona al momento è indagato per abbandono di minore.

La Legge

Dal febbraio 2020 è obbligatorio  ( con il decreto seggiolino la cui promotrice è la stessa Premier Giorgio Meloni) installare sui seggiolini auto un dispositivo per evitare che i genitori dimentichino i piccoli. Il dispositivo, che sembra un cuscino, di collega direttamente all’app del telefono. Quando l’auto si spegne e il piccolo è ancora seduto l’app produce un suono che permette ai genitori di prendere i figli.

Leggi anche: Tragedia nel Salento, Bimbo di un anno muore durante il riposino pomeridiano. Genitori sotto choc

Total
0
Shares
Share
Tweet
Pin it
Share
Share
Share
Articolo Precedente
Giulia Tramontano, scoperte tutte le bugie di Alessandro. "L'ha uccisa alle spalle, lei non ha potuto gridare". Tutta la verità
Prossimo Articolo

Omicidio Sant'Antimo, Suocero uccide genero e nuora mentre i nipotini dormivano in stanza, I due erano sposati con i suoi figli

Altri Articoli