La Rai dovrà affrontare un nuovo sciopero che metterà a rischio il suo palinsesto giornaliero. Tale protesta avverrà nelle giornate di giovedì 17 e venerdì 18 novembre e coinvolgerà particolarmente le trasmissioni che si registrano nelle sedi di Roma. I dipendenti infatti lamentano diverse mancanze proprio negli edifici situati nella capitale. Tra domani e dopodomani quindi probabilmente non potremo seguire alcuni programmi del daytime. Una situazione del genere era avvenuta anche il 26 settembre. Una giornata molto importante per la rete di Stato, che doveva commentare il risultato delle elezioni tenute il giorno precedente.
Ma vediamo nello specifico quali sono le trasmissioni Rai che vengono girate a Roma e che quindi potrebbero essere a rischio. Negli studi di via Teulada si registrano due dei programmi di punta della rete di Stato. La vita in diretta di Alberto Matano, che presenta tutti i giorni l’attualità, la cronaca, le storie di vita, i grandi personaggi dello spettacolo, della cultura, del giornalismo e i protagonisti della televisione. Una finestra dinamica sulla vita comune degli italiani che accompagna i telespettatori, informando, emozionando e divertendo. E oggi è un altro giorno, di Serena Bortone.
Ospiti, storie e confronti al servizio di un programma che ogni giorno vuole raccontare come l’Italia abbia voglia di ritrovare la sua normalità ricominciando dai racconti delle persone celebri e non solo per capire, per condividere, per conoscere meglio la realtà dell’oggi. Negli studi Rai di via Teulada si registra anche I fatti vostri. La trasmissione mattutina si occupa delle questioni di maggiore attualità con un occhio curioso, familiare e discorsivo. Già l’eliminazione di queste tre trasmissioni potrebbe sconvolgere completamente il daytime della rete di Stato, senza contare gli altri studi della Capitale.
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Come quella di Saxa Rubra, dove si tengono molte trasmissioni. Unomattina, Storie italiane, Agorà ed Elisir vengono girate proprio in questi studi. A Roma si svolge anche il telegiornale e quindi anche l’informazione è a rischio. Insomma, la Rai dovrà sicuramente riempire gli spazi vuoti causati dallo sciopero con delle repliche. Ma adesso vediamo i motivi che hanno spinto i dipendenti a una tale drastica decisione. “Decadimento della qualità del lavoro nei centri di produzione di Roma costantemente erosa e minata in particolar modo da agenti esterni” si legge nel comunicato ufficiale.
Ma i problemi non finiscono qui: “Formazione ridotta a semplice formalità burocratica senza nessun tipo di attenzione a quelle che sono le inclinazioni professionali dei giovani. Clima di tensione vissuto dai dipendenti in pieno svolgimento delle attività produttive per via della carenza di organico.” Il comunicato continua con altre problematiche, a far capire che i lavoratori della Rai non sono affatto contenti della situazione nella capitale. E se non si sono fermati davanti a un evento importante come le elezioni, non si fermeranno oggi, proprio quando il tema della guerra è diventato ancora più importante con i frammenti delle bombe caduti in Polonia.
